venerdì 15 marzo 2013

Nebulosa Rosetta NGC 2237

La nebulosa Rosetta ( NGC2237) è un ampia regione di idrogeno ionizzato di forma circolare situata ai confini di una nebulosa molecolare gigante, nella costellazione dell'unicorno.
Approssimativamente misura 100 anni luce e si trova a circa 5200 anni luce.
al centro della nebulosa si trova NGC 2244 un brillante ammasso aperto.
Le stelle blu dell'ammasso,facenti parte dell'associazione OB (Monoceros OB2) emettono radiazione ultravioletta,che eccita il gas della nebulosa.Si pensa che il vento stellare del gruppo di stelle O e B eserciti pressione sulla nube interstellare causando una compressione,seguita dalla formazione di stelle.
Quest'ammasso, formatosi nella regione centrale della nube, ha successivamente spazzato via i gas circostanti tramite l'azione del vento stellare delle sue componenti, divenendo così ben visibile. L'esito di questo spostamento di gas è ben evidente, e si tratta della grande "bolla" vuota che circonda l'ammasso, struttura che ha fatto guadagnare alla nebulosa il nome stesso di "Rosetta". Questa bolla continuerà ad espandersi finché le stelle dell'ammasso non saranno completamente libere da ogni residuo.Nella zona nordoccidentale della nebulosa si osservano delle sottili venature scure, ben evidenti nelle foto, assieme a dei piccoli bozzoli: si tratta di globuli di Bok ossia regioni più dense al cui interno si formano le nuove stelle.


Alcuni oggetti di Herbig-Haro sono stati identificati all'interno della Nebulosa Rosetta nel corso degli anni 2000:si tratta di Rosette HH 1 e Rosette HH 2, due getti di materia originati da stelle nelle fasi iniziali della loro vita.

Dati immagine:
-31x900s
-Bin 1x
-Acro tecnosky 152/900
-Sbig st8300m
-Losmandy G11
-Filtro Ha astronomik




Ho elaborato anche una versione color in Hubble Palette utilizzando vecchi scatti effettuati con vixen r200ss qualche anno fa.
Ha 10x1800
0III 10x1800
SII 6x1800
Integrazione vecchia 13 ore + 7,45 ore integrazione nuova.



lunedì 21 gennaio 2013

ACRO TECNOSKY 152/900 CONSIDERAZIONI....

Due considerazioni sull' ultimo acquisto destinato all imaging in banda stretta.
Tecnosky 152/900 f 5,9 doppietto acromatico con lenti ohara k9 e f4 montati su una cella molto robusta e collimabile.
intubazione in alluminio,una coppia di anelli ben fatti,fuocheggiatore da 3"  con demoltiplica,che lavora bene con modesti carichi purche' non venga sopravvalutato.
Telescopio d impatto gia a prima vista per le dimensioni ed il peso (11,3 kg) che danno senso di robustezza.
subito dopo il controllo post spedizione dritto dritto va a sedersi sulla G11.
Star test con ccd al volo per controllare solo la collimazione (quello in visuale è solo rimandato) e regolazzione della morbidezza del fuocheggiatore che è risultato un po troppo duro.
Dopo aver racimolato tutto il nuovo set up di guida,montato,bilanciato e sperimentato il nuovo software (phd) ho registrato la prima luce in Halfa.
M8 8x900 Ha bin 2x totale 2 ore
L'elaborazione  non è da maestro e la guida non molto precisa ma rimango gia colpito dalla  prima luce.
Curvatura di campo appena accennata sul mio sensore (kaf 8300 diagonale 22,3mm) e una piccola vignettatura facilmente correggibile dal flat mi fanno ben sperare.


Con le varie riprese in diversi punti del cielo rilevo alcune flessioni del fuocheggiatore che dopo un treno ottico di 25 cm e 2,5 kg circa di peso non cede tanto ma cmq va sistemato.
Fissando i cavi  delle camere alla barra losmandy e stringendo energicamente la vite di blocco corsa risolvo il problema anzi con molta meraviglia riscontro che anche dopo un mese di inattivita non perdo il fuoco.
provando a ruotare la camera tramite il rotatore e stringendo la vite di blocco risulta disallineata con il piano ottico quindi ho dovuto mettere il tubo in verticale allentare le viti di blocco per rimettere tutto apposto.
molto efficace il trattamento delle lenti, l opacizazione nera del tubo interno e i diaframmi (3)  in fotografia non mi danno nessun riflesso neanche vicino a stelle molto luminose.
cosa mi è piaciuto:
-il diametro considerevole
-la resa in banda stretta
-l intubazione e la relativa tenuta agli sbalzi termici
-la confezione per la spedizione
-la collimazione effettuata dal venditore (Giuliano,Tecnosky)
-il prezzo
Sinceramente per il prezzo pagato non mi lamenterei piu di tanto ma se dovessi apportare delle migliorie sostituirei:
-il fuocheggiatore,che ripeto sotto i 2,5 kg di carico non dovrebbe dare problemi.
-il sistema di rotazione del fuocheggiatore e il sistema di blocco.
-la barra in dotazione vixen un po piccolina per la mole dello strumento.
-la mancanza di un supporto per cercatore  
dopo alcuni mesi di utilizzo posso sentirmi piu che soddisfatto dell acquisto, per l'utilizzo in banda stretta si è rivelato davvero ottimo ,certo non ha alcune eccellenze dei ben piu prestanti APO ma con il prezzo che porta (790 euro di listino) si riscatta ad ogni immagine ottenuta  ;-).




martedì 1 gennaio 2013

Hubble Palette una tecnica non convenzionale

La Hubble Palette è una particolare tecnica di ripresa ed elaborazione sviluppata dalla Nasa per le immagini ottenute con il telescopio spaziale Hubble.
Sostanzialmente si tratta di una ricostruzione in falsi colori mirata ad evidenziare le varie strutture nebulari per composizione chimica.
Come per la foto tradizionale,vengono combinati i tre colori principali rosso, verde e blu chiamati canali colore con la peculiarita' di riprendere i suddetti canali non con i tradizionali filtri rosso,verde e blu ma attraverso filtri che lasciano passare solo la luce emessa da precisi elementi chimici ionizzati:  Idrogeno (H alfa), Ossigeno (0lll) e Zolfo (Sll).
Questi,che sono gli elementi piu abbondanti nella composizione chimica delle nebulose,nella fase di elaborazione vengono assegnati rispettivamente Sll al rosso,Ha al verde e 0lll al blu.
Personalmente viro i toni dei colori a mio piacimento fino ad ottenere quelli che piu mi gratificano.
Le seguenti immagini trattano lo stesso soggetto,IC 1805,ripreso con la tecnica tradizionale RGB e la tecnica HP.

Il paragone mira alle differenze cromatiche delle due tecniche e non alle differenze di dettaglio che dipendono da altri fattori.
La varieta cromatica e le sfumature della versione Hubble Palette indicano la differenza di composizione chimica difficilmente visibile nella versione RGB.
Ringrazio Giuseppe Petralia per la sua versione RGB.


Questo mi fa pensare...

Quasi tutti gli antichi popoli,lontani tra loro nello spazio e nel tempo,raccontano di esseri venuti dal cielo sui loro vascelli di luce.
Molti reperti datati migliaia di anni,del medioevo e settecenteschi,raccontano tali eventi.
Nei testi Maya,Indiani,Sumeri e persino nella Bibbia(Ezechiele 1,4-28) troviamo "favole" di angeli,dei o spiriti su aggeggi splendenti.
Anche quando ancora non era stata inventata la scrittura gli uomini hanno realizzato pitture e sculture che ritraggono tali esseri e "scudi" venuti dal cielo.





































Tutto questo mi fa pensare...

Per chi volesse approfondire: Teoria degli antichi astronauti - Wikipedia

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